Giovanni Viviani
Il primo autore sia di testi che di musiche da ricordare è Giovanni Viviani (in arte Nuwanda) che è stato anche l’ideatore del Festival Internazionale della Canzone Portigiana. Nelle 26 edizioni del Festival, escludendo l’edizione del 2015, non c’è anno che non abbia visto la sua partecipazione in qualità di autore. Autore poliedrico si è sempre cimentato con testi d ogni genere da quelli ironici e scanzonati (L’inno del mandrillo, Era meglio se andavo a pescare, W il peto, XXX, La ballata dello stitico, Sulla storta, Il numero del dottore, Le parrucchiere di Porto, Terrapiattisti noi siamo, Fra suocera e nuora, Siam feticisti, Cambia candeggio questi alcuni dei titoli) a quelli romantici (Sensazioni, La Luna nel pozzo, Amori lontani, Profumo di peccato, E allora vai, Vedo le stelle, Tu sei….) e non sono mancati quelli cantautoriali o satirici (Apartheid, L’ultima battaglia, Inquinamento è, Io non ci sto, Su e giù, Preghiera, Sarà un bel miraggio, Anime fragili, Giovane rampante, Reppe della crisi, Cosa vuoi da me, Mondi paralleli). E numerose sono anche le collaborazioni come autore della musica (I mi nonno in cariola, Poera me, Allattamento eh, Il berretto, Piglia e mordimi la coscia, Che pizzicotti, E come ho fatto, Il tango dei signoroni)
