Luca Faldi

Nella hall of fame degli autori del festival portigiano entra di diritto il geniale Luca Faldi che è sempre stato la stella polare a cui fare rifermento nell’ambito della creatività portigiana. Lui insieme a Giovanni, Silvestro, Massimiliano e Guido hanno rappresentato per il Festival il motore instancabile della produzione di materiale letterario e musicale del Festival portigiano. Luca è l’alfa, la scintilla che ha permesso di generare tutto quello che è nato dentro il teatrino perché grazie a lui e alle sue idee il teatrino a fine anni 80 è rinato con il cacao portigianao che fu una parodia teatrale di una trasmissione di successo televisiva di Renzo Arbore. E’ li che i ragazzi portigiani hanno iniziato ad esprimere il proprio talento teatrale e musicale. Furono gli anni che precedettero l’esordio del Festival a far si che le passioni poetiche e musicali prendessero vita successivamente sul palco del Festival e la figura di Luca ha permesso a Giovanni in particolare di esprimere il suo talento sia come organizzatore che come autore. Il primo pezzo interamente creato da Luca nel 1990 è  un brano dl titolo Beppino che fu cantato egregiamente (anche se durante l’esibizione scordarono una parte) dalla Vania e la Gabrilella sempre del 1990 ricordiamo “il berretto” che raggiunse il terzo posto e “cecco toccami” che fu il primo brano eseguito al festival:  Negli anni successivi Luca sarà l’autore di pezzi di successo quali “i mi nonno in cariola”, “tutto fa brodo” “e come ho fatto” “poera me” tutti musicati da Giovanni e anche “il buco bucato” e “l’abbondanza” musicati da Silvestro.

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