Marco T.
Il 2011 vedrà l’esordio contemporaneo di due nuovi presentatori e uno di questi è Marco T. da Pontassieve che in quegli anni era arrivato al Festival come autore e cantante nel 2008 grazie alla sua amicizia con il portigiano doc Francesco P. e la sua band la mitica DSB del quale Marco per un periodo fu il cantante così come, prima di lui, lo fu Camilla che lo affiancava alla presentazione del Festival quell’anno. Marco quell’anno non si limitò a presentare ma, come per la Francesca C. nel 2008, entrò in gara con un suo pezzo (Seppuku). La sua presentazione sui generis lo fece apprezzare sia al pubblico che alla critica e seppur unica rimane un cameo prezioso di quella edizione.
Cantautore e musicista di livello al festival resterà per sempre famoso oltre che per le sue doti canore ed interpretative (come non ricordare la sua esibizione nel brano di Francesco Cannarozzo “Aggiu persu na pecura” o quello di Silver “Toreri pentiti”), soprattuto per il suo primo brano che è diventato brano cult portigiano e non solo dal titolo “Vizio occulto/ Bicicletta senza sellino” presentato al Festival nel 2008. Marco non mancherà di lasciare quindi il segno anche come presentatore e leggenda narra che nel 2011 l’inizio del Festival ebbe dei momenti thriller come la enigmatica sparizione del mixer ritrovato successivamente nel salotto di Silvestro o la serata stessa che causa temporale era saltata la corrente e Marco, che era rientrato a casa a Pontassieve dopo le prove suono del pomeriggio, rischiava di restare bloccato nel traffico che su tutta l’area fiorentina era andato in tilt a causa del nubifragio. Per fortuna la stella del festival lo aveva assistito e riuscì ad arrivare giusto in tempo per l’inizio.

